Come essere ri-ammessi
Quando si riceve comunicazione da parte della medici dell’Avis (personalmente o via posta)
di sospendere le donazioni per motivi sanitari, che non necessariamente coincidono con problemi di salute del donatore in quanto spesso si tratta di precauzioni nei confronti del paziente ricevente che deve essere trasfuso con sangue possibilmente “perfetto”, lo stesso donatore è chiamato ad astenersi dalle donazioni per il tempo stabilito o comunque fin tanto che i suoi esami del sangue non sono rientrato negli standard.
Per essere riammesso alla donazione il donatore è tenuto a:
- consultare il proprio medico di famiglia per sottoporre gli esami e quanto consigliato dai sanitari Avis;
- seguire le terapie (farmaci o diete) conseguentemente indicate;
- dopo il periodo di cura, secondo i termini indicati dai medici, tornare in giorno a sua discrezione (non il sabato) presso il Centro Trasfusionale a fare esami del sangue per il controllo dei nuovi valori.
In questo modo, al termine di questo iter, quando si può constatare che il donatore è rientrato nei parametri prefissati, egli viene riammesso dai sanitari Avis alla donazione e riprende le proprie chiamate.
Se la sospensione non deriva da alterazione degli esami del sangue, ma da problemi di altra natura (vedi tabella "Sospensioni") il donatore viene ri-ammesso quando provvede a comunicare alla sede Avis la fine del suo stato di sospeso (nei termini previsti dai regolamenti sanitari) e la possibilità della ripresa, tenendo peraltro presente che qualora dovesse trascorrere più di un anno dall’ultima donazione è necessario che il donatore provveda a recarsi presso l’Ospedale per rifare integralmente tutti i suoi esami del sangue.