1983. Il lavoro aumenta notevolmente
Purtroppo nel 1983 scomparve Luigi Gabaglio, colui che era incaricato di gestire la vitale, indispensabile e più importante attività di segreteria.
Da qualche anno la sede (nel frattempo trasferita nel Palazzo Comunale) era aperta, oltre la domenica mattina, anche il martedì sera e l’Associazione si era presa l’onere di gestire direttamente anche la parte medica dei propri iscritti, prima demandata in parte all’Ospedale Sant’Anna ed in parte all’Avis di Como. Si dovette nominare un Direttore Sanitario e venne scelto il dottor Ulisse Sassi di Lurate Caccivio.
Il carico di lavoro aumentò notevolmente. Con grande passione ed altrettanto spirito di servizio fu il consigliere Alberto Malacrida, già cassiere del gruppo nel primo decennio, ad accollarsi la gestione delle attività di segreteria. Da allora per 25 lunghi anni “il Dottore Sassi” e “il Malacrida” dedicarono buona parte del loro tempo libero a “curare” gli avisini olgiatesi.
Così trascorsero anche gli anni ’80, caratterizzati da un’intensa vita associativa, da un altro trasloco della sede sociale (al Medioevo di Villa Camilla) e soprattutto dalla nascita, nel 1989, della “Festa di Primavera” in onore dei donatori benemeriti. Purtroppo il 1992, pensato come anno di gioiosi festeggiamenti per il 30° anniversario del nostro gruppo, si aprì con la dolorosa quanto inattesa perdita di Amos Livio, cuore pulsante della vita avisina olgiatese.
Il Consiglio Direttivo scelse come successore il ventiseienne Matteo Livio, tuttora in carica.
Le iniziative per i festeggiamenti dei trent’anni di vita diedero l’opportunità di avviare un gemellaggio con i donatori di sangue di Tezze sul Brenta in provincia di Vicenza, vivace e sentito legame che nel tempo ha coinvolto molte persone ed energie e ha dato vita a numerose occasioni di incontro e scambio culturale.